IL MODELLO DI RIFERIMENTO
La Scuola si occupa della formazione di psicologi e medici interessati a svolgere interventi clinici con gruppi familiari, coppie e singoli individui, attraverso lo sviluppo di competenze individuali e relazionali.
Il Modello di riferimento è quello Strutturale – Esperienziale (Minuchin – Whitaker), con una particolare attenzione rivolta alla storia della famiglia (Bowen), all’individuo, alla relazione terapeutica, al rapporto tra famiglia e individuo e tra questo e il suo mondo interno. L’Istituto lavora, infatti, da molti anni, ad un modello “Sistemico-Relazionale Integrato”, ispirandosi a principi della teoria dell’attaccamento (Bowbly), alle ricerche sulla competenza riflessiva (Fonagy) ed ai postulati della terapia familiare delle relazioni oggettuali (G. e D. Scharff).
In tale cornice, le linee dell’epistemologia sistemica e dinamica convergono in uno spazio teorico e clinico che esplora la persona del terapeuta e la relazione evolutiva con la famiglia/coppia/individuo.
Per la formazione dell’allievo: Il “Centro Clinico e di Ricerca” e la supervisione diretta
Nelle sede di Bari dell’Istituto, è attivo, dal 1983, un “Centro Clinico e di Ricerca”, che ha, da sempre, affiancato e sostenuto le attività didattiche della Scuola di Psicoterapia. La presenza di un’equipe interdisciplinare di specialisti con formazione e professionalità diverse (neuropsichiatri, psicologi, psicoterapeuti, etc.) ha permesso di rispondere alle specifiche criticità dell’utenza, attraverso una modalità integrata di trattamento mirato ed individualizzato, e ha permesso di proporre un lavoro di rete funzionale tra i vari professionisti coinvolti nella gestione del caso. Il “Centro Clinico e di Ricerca” può essere suddiviso in eterogenei setting clinici/aree operative, in modo da creare un ambito specifico ed altamente mirato che sviluppi nel tempo una competenza di elevata e differenziata qualità nell’intervento terapeutico.
Tra la fine del secondo anno e per tutto il terzo e quarto anno, lo staff del “Centro Clinico e di Ricerca” seleziona i casi clinici in ingresso di cui l’allievo può già farsi carico, allievo che, dietro lo specchio, sarà supervisionato dal didatta e coadiuvato dalla partecipazione del suo gruppo. Questa lunga fase della cosidetta “supervisione diretta” è considerata una delle metodiche elettive di apprendimento del modello sistemico relazionale, in quanto comprende l’apprendimento “diretto” di specifiche strategie terapeutiche e tutto il lavoro di analisi, nel momento della pre- e post- seduta, delle risonanze emotive dell’allievo e dei suoi movimenti controtransferali (anche attraverso la videoregistrazione di ogni singola seduta).
Il “Centro Clinico e di Ricerca”, che propone anche percorsi gratuiti o a tariffe sociali (per i casi inviati da enti/istituzioni pubbliche o dalle associazioni del privato sociale con cui l’Istituto collabora), può essere suddiviso nei seguenti eterogenei setting clinici/aree operative focalizzate su: